Riunione tecnica davvero entusiasmante quella che si è tenuta presso i locali della Sezione di Frosinone lo scorso 11 Novembre con relatori di tutta eccezione quali Antonio Di Blasio e Odoardo Marcellini, responsabili nel Cra Lazio del progetto UEFA Mentor&Talent.
I lavori si sono aperti con l’intervento del presidente Iaboni che ha rivolto un caloroso saluto agli Ospiti ,ringraziandoli innanzitutto della disponibilità e della partecipazione all’evento e ha lasciato un breve messaggio a tutti gli associati presenti sottolineando l’importanza della partecipazione alle riunioni tecniche come momento di grande crescita arbitrale.
Il primo a prendere la parola è stato Marcellini che ha analizzato punto per punto, con il supporto di materiale audio-visivo, tutti i momenti che costituiscono una gara mostrando come ogni arbitro sia chiamato a curare sempre ogni aspetto senza mai tralasciare nulla: è stata evidenziata, infatti, l’importanza dell’allenamento, della conoscenza del regolamento del gioco del calcio e della cura di tutto ciò che compone la gara, dal controllo dei documenti alla segnatura del terreno di gioco, dalla gestione delle panchine alla compilazione del referto.
Incisivo l’intervento del Mentor Di Blasio che, interagendo con la platea, ha voluto porre l’attenzione su due aspetti fondamentali, quali la necessità di un utilizzo adeguato e discreto dei social network da parte dei direttori di gara e la corretta esecuzione del riscaldamento pre-gara inteso come preparazione fisica e mentale alla direzione della partita. A rafforzare quanto detto dai due Mentor, anche Domenico Trombetta, Coordinatore Otp/Otr, ha dato il suo grande contributo alla riunione ricordando che l’arbitro è un atleta a tutti gli effetti: l’allenamento e la conoscenza del regolamento sono il biglietto da visita di ogni direttore di gara.
La riunione si è conclusa con le parole dell’Assistente CAN A Valerio Pegorin che ha catturato l’attenzione dei presenti raccontando alcuni aneddoti della sua carriera e trasmettendo un messaggio di grande impatto emotivo che non è relegato solo al mondo arbitrale, ma anche alla vita quotidiana: dietro la figura dell’arbitro si cela un mondo fatto di sacrifici, di gioie, sconfitte; la vita è una sfida, l’importante è fare di ogni esperienza un motivo di crescita individuale trovando sempre la forza per rialzarsi.